preghiera
Con Casini alla masseria di Vespa, che bella l'estate democristiana
Qui a Manduria sembra che Eraclito abbia sbagliato, che non sia Polemos il padre di tutte le cose. Qui alla Masseria Li Reni è facile sognare, pregare per Casini al Quirinale, credere che tutto discenda dall’amicizia e dal vino
Che bella l’estate democristiana. Sono a Manduria nella masseria di Bruno Vespa appunto con Bruno Vespa, gentilissimo padrone di casa, Donna Augusta sua moglie, il suo direttore, il suo agronomo, ed ecco che arriva il mio candidato al Quirinale. Reduce dalla piscina, in maglietta rossa, braghette, sandali da Panarea, rilassatissimo: Pier Ferdinando Casini! A tavola, fra lo spaghettino perfetto e la zeppola diabolica di Paolo Gramaglia arrivato apposta dal President di Pompei, lui e Vespa parlano ovviamente di politica, di Fitto, Calenda, Renzi, io e l’agronomo parliamo ovviamente di vino. Decreto che il mio preferito nella gamma dei vini di Vespa è il Bruno, il rosso base, che bevo tranquillamente grazie all’aria condizionata. Poi con Casini parliamo dei salami da primato del comune amico Paolo Pongolini, e del lambrusco di Bazzano, paese dei suoi avi... Che bella l’estate democristiana. Qui a Manduria sembra che Eraclito abbia sbagliato, che non sia Polemos il padre di tutte le cose. Qui alla Masseria Li Reni è facile sognare, pregare per Casini al Quirinale, credere che tutto discenda invece dall’amicizia e dal vino.