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I nostalgici del ministro Speranza che mi dissuadono dall'andare alle mostre

Camillo Langone

I dettagli inquietanti sul sito di un'esposizione che avrei voluto visitare: “Prenotazione necessaria”. Inoltre: “Stay safe. Ambienti sanificati, atmosfera sterilizzata, dinamiche di ingresso a garanzia della massima prevenzione”. Ma come parlano? Sono covidisti! 

Sono a Udine con qualche ora libera, quasi quasi vado a vedere “Carne. La materia dello Spirito”, mostra organizzata a Illegio, sopra Tolmezzo, e ci scrivo una puntata della serie “Odio le mostre”. Pur avendo casa a Udine in Carnia non sono mai stato, è un’occasione. E poi sono carnivorista, antispiritualista, seguace dell’incarnazione. E poi il curatore è, curiosamente, un prete. E poi Bronzino, Canova, Rubens (molta carne), Tiepolo mi piacciono. Ma sul sito scopro dettagli inquietanti. “Prenotazione necessaria”. Essendo uomo religioso le prenotazioni mi suonano tutte, ovunque, un po’ blasfeme (per dirla col Catechismo: “Manifestano una volontà di dominio sul tempo”). Inoltre: “Stay safe. Ambienti sanificati, atmosfera sterilizzata, dinamiche di ingresso a garanzia della massima prevenzione”. Ma come parlano? E gli organizzatori non erano cristiani? Sono covidisti invece! Idolatri della medicina! Paranoici nostalgici del ministro Speranza! Incapaci di vedere la contraddizione fra Spirito e Sterilizzazione! Infine: “Il biglietto della mostra comprende sempre, insieme all’ingresso, l’accompagnamento con il personale di guida formato”. Insomma solo visite guidate. Se per me, come per Nietzsche Croce Emo, l’arte è libertà, per loro è gita parrocchiale. Sono a Udine con qualche ora libera. Vado a bere qualcosa da Pieri Mortadele.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).