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Contro l'efficientamento forzato delle case ci vuole il diritto naturale
Nel Medioevo "vi era un forte consenso in merito al fatto che vi fossero principi che nessuno – nemmeno il papa e l’imperatore! – poteva dissolvere”, scrive il filosofo Carlo Lottieri. Appunti per i parlamentari europei, classisti senza Dio
“Nel Medioevo il diritto emergeva dapprima dalle consuetudini, e poi anche dalla dottrina e dalla giurisprudenza. In quella società vi era un forte consenso in merito al fatto che vi fossero principi di diritto naturale che erano giusti in sé e che nessuno – nemmeno il papa e l’imperatore! – poteva dissolvere”. Lo scrive Carlo Lottieri in “La proprietà e i suoi nemici”, un piccolo libro di Confedilizia contro la direttiva Ue sull’efficientamento forzato delle case che è un modo perfetto per rendere più costoso (ancora più costoso) il possedere case, l’affittare case... Alla base della direttiva Ue ci sono ambientalismo e climatismo ossia, con le parole del filosofo, “un apparato ideologico espressamente al servizio dei potenti”. Di quei classisti senza Dio che possono permettersi l’adeguamento delle case e che lo pretendono per sentirsi migliori e superiori. Forse per essere liberi ci vorrebbero i papi e gli imperatori di una volta, ma non ci sono. Ci sono invece parlamentari europei a cui andrebbe prospettata l’incriminazione ai sensi dell’articolo 633 del codice penale: “Invasione di edifici”.