preghiera
Gesù era un antistatalista
Un dato che emerge chiarissimo leggendo “La Croce contro il Leviatano. Perché il Cristianesimo può salvarci dallo Stato Onnipotente” di Giuseppe Piombini (Tramedoro)
Gesù non era un socialista bensì un antistatalista. Un dato che emerge chiarissimo leggendo “La Croce contro il Leviatano. Perché il Cristianesimo può salvarci dallo Stato Onnipotente” di Giuseppe Piombini (Tramedoro). L’autore cita, fra gli altri, Sant’Agostino, Tolstoj, Prezzolini, Ellul, Rothbard, Messori, oltre che ovviamente il Vangelo: “Gesù non dà alcun peso a Pilato e all’impero dal quale promana il suo potere. Mai Gesù accetta di discutere, di discolparsi o di riconoscere alcun potere vero a queste autorità. Tutte le volte che Gesù si trova al cospetto di autorità politiche o religiose non coopera, ma usa il silenzio, l’ironia, il disprezzo, l’indifferenza...”. Poi purtroppo abbiamo avuto, salvo brevi pause, 16 secoli di Papi cooperatori, estimatori del Leviatano: da Papa Damaso che faceva perseguitare dall’imperatore i propri avversari interni a Papa Francesco che, senza nemmeno l’attenuante del vantaggio personale, incita stati e sovrastati a vessare e tassare (leggasi “Laudate Deum”). Si torni dunque all’esempio dei Papi dei primi tre secoli, spesso imprigionati, martirizzati, decapitati perché, come Gesù, con lo Stato non cooperavano. Considerandolo “proprietà del diavolo” (leggasi Matteo 4,8-9).