Foto Epa, via Ansa

Preghiera

Meglio Miley Cyrus del film di Paola Cortellesi

Camillo Langone

Perché preferire i tre minuti di "Jaded" ai 118 di "C'è ancora domani"

Facciamo cambio: io vi do 118 minuti di Paola Cortellesi, voi mi date 3 minuti di Miley Cyrus. L’affare lo faccio io, lo so. I 118 minuti sono quelli di “C’è ancora domani”, film che non ho visto e non mi piace: mi basta la scelta del bianco e nero, scelta vetero-neo-realista, manierista, pseudo-pauperista. Mi basta la trama femminista e trista, la moglie oppressa dal marito manesco che infine si libera votando, pensate come sta messa. Mi bastano le foto della regista-protagonista, con quella faccia da Anna Magnani attonita e in ritardo, quando già l’originale mi risultava più che sufficiente (un po’ pesante Nannarella...). I 3 minuti sono quelli di “Jaded”, video che ho visto mille volte e che ogni volta mi alza il testosterone. Tre minuti molto colorati, girati al sole della California, fra palme e piscine, lusso e lussuria, con Miley che indossa, per lo sguardo del maschio, per la gioia di sé, un costumino striminzito color oro, e sembra che muoia dalla voglia di toglierselo. Vedo Paola Cortellesi e vedo una donna accigliata che mi vuole denunciare, vedo Miley Cyrus e vedo una donna sorridente che mi vuole dare piacere. Sano come sono, non ci devo pensare un attimo.
 

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).