Preghiera
Le pietre agli antipodi dell'uomo, e dei social
Il piacere vero, visivo e tattile, di un libro meraviglioso sui minerali. All'estremo del silenzio, lontani dal pensiero
Gli uomini non li sopporto. Gli animali non mi piacciono, salvo quando me li trovo nel piatto, cucinati bene. I vegetali mi rattristano: i fiori sfioriscono, gli alberi hanno mille malattie... “Scritti nella pietra. Minerali collezionati e descritti da Roger Caillois” (Franco Maria Ricci) casca proprio a fagiuolo. Per il letterato francese le pietre si trovano “all’estremo del silenzio, agli antipodi dell’uomo e del pensiero”. Agli antipodi dei social, avrebbe potuto aggiungere se non fosse morto prima di internet. Eppure un simile volume potrebbe fare la sua figura anche su Instagram, nella categoria “printporn” (esiste il foodporn, può esistere benissimo il printporn). I libri Franco Maria Ricci sono troppo belli per essere casti, qualunque sia il loro soggetto. Fotografati così, stampati così, anche il calcare e il calcedonio fanno sognare. Ho vissuto lunghi momenti di piacere tattile e visivo girando lentamente le grandi pagine vuoi opache vuoi lucide, testi sopraffini e immagini di pietre che sono davvero “all’estremo del silenzio”. Ho dovuto trattenermi dal baciarle.