Preghiera
Il vino è rosa. Un libro per allontanare tutte le definizioni insensate
E' scritto da Giulia e Luigi Cataldi Madonna, e spiega con fatti e argomentazioni tecniche. Imprenscindibile per chiunque intenda parlare di vino
Ammutoliscano, coloro che dicono “rosé”. Tacciano, coloro che dicono “rosato”. “Il vino è rosa” chiariscono Giulia e Luigi Cataldi Madonna fin dal titolo del libro appena uscito con la nuova casa editrice Topic. Che il vino di colore rosa si debba definire rosa, e non in altri modi insensati o infranciosati, sempre vagamente e stupidamente denigratori, l’amico lettore dovrebbe saperlo perché l’avrò scritto mille volte (infatti nel libro sono citato). L’amico lettore certamente non sa, per il semplice motivo che prima di leggere i Cataldi Madonna non lo sapevo nemmeno io, che il vino rosso storicamente deriva dal rosa, non il contrario come comunemente si crede. Nel Medio Evo il vino era rosa. Nel Rinascimento il vino era rosa. Nel Settecento il vino era rosa. Il rosso come lo conosciamo oggi è un derivato ottocentesco del rosa. Gli autori di questo libro, imprescindibile per chiunque intenda parlare di vino con qualche cognizione di causa, lo dimostrano con molte citazioni storiche, molte spiegazioni tecniche, molte pagine iconografiche: “Per sette secoli e per tutti gli autori di cenacoli il colore del vino con cui Gesù inizia gli apostoli al mistero eucaristico è il rosa”. Ammutoliscano, coloro che dicono “rosé”. Tacciano, coloro che dicono “rosato”. E si ravvedano leggendo "Il vino è rosa".