Preghiera
Calo della fertilità: quando l'uomo è umiliato è ovvio diventi infecondo
Il numero di spermatozoi diminuisce per tanti motivi, tra cui il corteggiamento inibito, la limitazione del contante, la fatturazione elettronica e lo Spid
Stavo studiando la vita delle seppie, per il mio podcast “Cibo estremo” (precisazione: l’estremo non riguarda la seppia in sé ma le uova di seppia e le ovaie di seppia). Stavo studiando la seppia quando ho scoperto che i tentativi di allevamento si sono scontrati con un ostacolo: la diminuzione della fertilità in cattività. Per l’uomo sarà lo stesso, ho pensato. E’ noto che il numero di spermatozoi contenuto nello sperma umano sta drammaticamente calando: di oltre il 50 per cento negli ultimi cinquant’anni, e il calo maggiore negli ultimi venti. Chi dà la colpa all’alimentazione, chi all’inquinamento, alle sostanze chimiche... Secondo me è la riduzione in cattività dell’uomo contemporaneo, è il peso dei divieti, lo stringersi di paletti ignoti ai nostri avi prolifici: ztl e zone 30, parchimetri, etilometri, autovelox, raccolta differenziata, parole vietate, censura social, cibi proibiti, caccia impedita, corteggiamento inibito, limitazione del contante, fatturazione elettronica, Pec, Spid, firma digitale, identità digitale, ricetta obbligatoria, certificazione obbligatoria, prenotazione obbligatoria... Così schiacciato, talmente umiliato, ovvio che l’uomo diventi infecondo come una seppia dentro una vasca.