(foto Unsplash)

Preghiera

Solo nella debolezza si incontrano l'accoglienza e la fecondità

Camillo Langone

Gli uomini tifosi della donna forte sono disorientati, rassegnati a non contare più nulla, che disonorano la mascolinità

Già prima vedevo molta ammirazione verso la Donna Forte, ora ne vedo moltissima, per come ha messo a posto il Vecchio Bullo. Spesso i di lei tifosi sono uomini disorientati, rassegnati a non contare più nulla, disposti a onorare la mascolinità ovunque essa si trovi, perfino presso una politica femminista (non formalmente: nella sostanza). Sempre sono persone che, bisognose di certezze, sopravvalutano il potere. Lo spiegava bene Piero Melograni nel vecchio e sempre attuale “Saggio sui potenti”: “Le masse tentano di liberarsi dalle loro angosce scaricandole su un capo immaginato onnipotente, proiettano sulla sua figura le loro aspirazioni...”. Naturalmente non funziona. Non ha mai funzionato. Non funzionerà mai. Innanzitutto perché “un capo conosce molto poco il mondo che lo circonda, e molto poco riesce a trasformarlo”. E allora molti si accontentano della faccia feroce, dell’esibizione di forza. Non io che sono cristianamente refrattario a ogni tipo di competizione (gare sportive o di turpiloquio, guerre, elezioni...) e che amo le donne deboli. Solo nella debolezza si incontra l’accoglienza, si trova la fecondità. A cominciare dalla Madonna che si dichiarò serva e diventò vita.

Di più su questi argomenti:
  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).