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L'anti ambientalista Nature Restoration Law
Una legge europea impone agli stati di rinaturalizzare il 20 per cento del territorio entro il 2030, a scapito delle aree agricole ossia del cibo. Le incoerenze della politica ambientalista
Nature Restoration Law, la legge europea che impone agli Stati di rinaturalizzare il 20 per cento del territorio entro il 2030, a scapito delle aree agricole ossia del cibo. Legge appena approvata e a giorni sulla Gazzetta Ufficiale. Criticata da chiunque non viva sulla luna e nello specifico da Guido Castelli, commissario alla ricostruzione dei comuni appenninici terremotati nel 2016: “Sarebbe una follia mettere in sicurezza antisismica centri abitati in un contesto di abbandono che li esporrebbe agli eventi estremi. Come è accaduto per le alluvioni dello scorso anno, la biomassa non gestita è un fattore moltiplicatore degli effetti disastrosi”.
Leggendo il suo articolo mi si è accesa una lampadina. Oltre all’agricoltura e agli argini, un’Europa ambientalisticamente coerente dovrebbe boicottare l’edilizia antisismica. Cosa c’è di più naturale di un terremoto? Perché mai consolidare edifici? Si facciano crollare! Sulle macerie crescerà l’erba, nelle case diroccate si rifugeranno gli animali... I politici che hanno votato la Nature Restoration ossia i socialisti, contrari alla società, i liberali di Renew Europe, contrari alla libertà, i popolari di Ursula von der Leyen, contrari al popolo, ci facciano un pensierino.