preghiera
Il pericolo per la libertà d'Europa sono i promotori del Green deal, non le belle fascistelle
Marx ed Engels scrissero: “I comunisti possono riassumere le loro teorie in questa proposta: abolizione della proprietà privata”. Pertanto chiamo comunisti gli ambientalisti e in particolare i promotori del Patto Verde europeo
Se credessi nel popolo sovrano, anziché in Dio Padre onnipotente, lo esorterei a distinguere tra folclore e realtà, fascisti a parole e comunisti a fatti. E no, non intendo confrontare Flaminia Pace e Ilaria Salis. Sarebbe troppo facile e un insistere sul lato pittoresco della vicenda. Mentre io voglio essere pragmatico. E filologico. Chiamo comunismo quanto teorizzato nel “Manifesto del Partito Comunista”.
Marx ed Engels scrissero: “I comunisti possono riassumere le loro teorie in questa proposta: abolizione della proprietà privata”. Pertanto chiamo comunisti gli ambientalisti e in particolare i promotori del Patto Verde europeo. Che costoro si definiscano diversamente, socialisti, popolari, addirittura liberali, non ha alcuna importanza. Sia per me che per Marx ed Engels sono tutti comunisti. Siccome nemici della proprietà privata ossia della casa privata, dell’auto privata, del cibo privato.
Sono loro il pericolo per la libertà d’Europa, non le belle fascistelle. Se credessi nel popolo sovrano, anziché in Gesù Cristo unigenito figlio di Dio, lo spronerei a distinguere fra passato e presente, pensieri e azioni, ma non si può far ragionare un drogato (l’antifascismo è l’oppio dei popoli, i media sono fumerie, gli europei barcollano narcotizzati come Sid Vicious al Chelsea Hotel).