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Se le elezioni diventano troppo pericolose, si rivaluti il sorteggio

Camillo Langone

Soltanto un eroe può fare comizi in una nazione dove è odiato da milioni, e dove circolano milioni di armi. Correre i rischi della politica è da pazzi, si cerchino altri metodi per l'assegnazione delle cariche pubbliche

L’attentato di Butler, Pennsylvania, spinga a rivalutare il sorteggio per l’assegnazione delle cariche pubbliche. Le elezioni sono un metodo troppo pericoloso. Le campagne elettorali sono troppo violente. Soltanto un eroe può accettare di partecipare a un dibattito televisivo in cui un vecchio cattoabortista può tranquillamente violare l’ottavo comandamento e oscenamente dire: “Hai tradito tua moglie incinta con una pornostar”. Soltanto un eroe può fare comizi in una nazione dove è odiato da milioni di malvagi e dove circolano milioni di armi. Dita puntate, fucili puntati. In Italia (e altrove) anche manette puntate. Soltanto un eroe, che è come dire un pazzo, può correre i rischi della politica. Ma una democrazia riservata agli eroi è una contraddizione in termini. Si studi, si valuti il sorteggio: metodo che, variamente modulato, ad Atene e a Venezia ha funzionato per secoli.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).