preghiera
Novemila chilometri, e non sentirli
La tradizione è un ponte lunghissimo. Un collegamento fra tempi e luoghi lontani. In questo caso fra America e Italia, fra Idaho e Capitanata. Il progetto di una chiesa a forma di chiesa firmato da Carmine Carapella
La tradizione è un ponte. Un collegamento fra tempi e luoghi lontani. In questo caso fra America e Italia, fra Idaho e Capitanata. Sono a Lucera con l’architetto Carmine Carapella, nato qui e residente negli Usa dove guida uno studio professionale di successo grazie a progetti di stile classico, appunto tradizionale. Lo si potrebbe definire un cervello in fuga, io preferisco chiamarlo classicista in esilio siccome nell’Italia nichilista di Renzo Piano senatore a vita una nuova architettura che appaia immediatamente, classicamente italiana, magari addirittura palladiana, di spazio non ne ha nessuno. Rimpatriato per le vacanze mi parla del suo progetto di una grande chiesa da costruirsi in Idaho per la Fraternità di San Pietro (sacerdoti cattolici che celebrano la messa in latino: ancora tradizione...). Una chiesa a forma di chiesa, con cupola, campanile, colonne, con mille posti di capienza e un maestoso apparato iconografico (il dipinto absidale di Nicola Verlato, che già sta lavorando, sarà alto 17 metri, più del Giudizio Universale). Tutto fa pensare a Michelangelo, a Maderno, al Vignola insomma a Roma che dista da Post Falls 9.000 chilometri ma non importa, non è un problema: la tradizione è un ponte lunghissimo.