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Sono avverso alle donne di potere, ma non misogino: oggi le donne sono impotenti

Camillo Langone

Le Sodomiadi di Parigi hanno sancito il sorpasso di omosessualismo e genderismo nei confronti del femminismo. E del femminile, tristemente passato di moda. Se aggiungiamo immigrazionismo e islamismo, la donna risulta indifesa

Prego di riuscire a smettere di definirmi misogino. Non perché debba sfuggire alla nuova severissima censura inglese (non frequento la perfida Albione). Ma perché oggi la mia avversione riguarda soltanto le donne di potere. E se il mio problema si riduce al potere femminile la definizione di misogino, che tanto mi piaceva, che ancora un po’ mi piace, non mi descrive più: quasi tutte le donne sono impotenti. Le Sodomiadi di Parigi - “un salto di qualità nell’attacco alle donne” (Eugenia Roccella) - hanno sancito il sorpasso di omosessualismo e genderismo nei confronti del femminismo. E del femminile, apparso tristemente passato di moda... Se a ciò aggiungiamo immigrazionismo e islamismo ecco uno spaventoso ircocervo ideologico davanti al quale la donna, peggio se giovane donna, peggissimo se giovane donna bianca, risulta indifesa. Oggi una ragazza non può vestirsi liberamente, non può frequentare tranquillamente stazioni e metropolitane. Può accedere a tutti i mestieri? Sì, ma non a tutti i quartieri. Se è bella viene criticata. Se non lo è viene criticata. Se è famosa può essere lapidata in qualsiasi momento per qualsiasi minimo disallineamento. Se è ignota è una sfigata. Ovvio che in un mondo così disgraziato al posto della misoginia serva cavalleria ossia gentilezza e rispetto nei confronti della donna.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).