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Che autostrada romantica, erotica, che canta Cremonini in “Ora che non ho più te”

Camillo Langone

“A duecento all’ora / come un pazzo in autostrada / che ti cerca ancora / che ti vuole, che ti chiama”. Una canzone motoristica da ascoltare in Autosole, o sull’Adriatica o sulla Serenissima, che va goduta accelerando, tirando le marce

Autostrada romantica, erotica. E’ un nastro d’asfalto a sei corsie lo sfondo dell’ultima canzone di Cesare Cremonini, “Ora che non ho più te”, entusiasmante brano post-dalliano (richiami a “Dalla/Morandi” e “Ciao”) con acuti tozziani: “A duecento all’ora / come un pazzo in autostrada / che ti cerca ancora / che ti vuole, che ti chiama”. Una canzone motoristica da ascoltare in Autosole, o sull’Adriatica o sulla Serenissima, che va goduta accelerando, tirando le marce.

Eros non prende la metro. Nemmeno l’autobus. Se vede un tram scappa, sui treni regionali si sente in carcere e piange. Grazie a Cesare (come lo chiamano le mie amiche bolognesi) ho capito che tutti quei sindaci, quegli urbanisti, quei comunisti che in nome del trasporto collettivo combattono il trasporto privato, ossia il trasporto individuale, non combattono l’auto, combattono l’amore. Quella passione che richiede libertà, individualità, e si avvantaggia di un rombo eccitante l’ormone. “Che ti vuole, che ti chiama”.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).