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Un libro su Ferdinando Camon, che in Italia non ha eguali per moralità e senso della realtà

Camillo Langone

Filippo Cerantola è autore di “Camon”, monografia dedicata al grande scrittore veneto. Camon è intransigente e indipendente, l’esatto contrario del letterato romano, del frequentatore dell'ambiente guastato dall’“amichettismo”

Contro lo ius scholae lascio volentieri la parola a Ferdinando Camon: “Per essere o diventare cittadino italiano non basta nascere in Italia, e nemmeno fare le scuole elementari in Italia. Se un bambino frequenta le nostre scuole elementari ma vive in una famiglia islamica resterà islamico”. Devo questa citazione, risalente al 2017 ma che sembra di stamattina, a Filippo Cerantola, autore di “Camon” (Apogeo editore), monografia dedicata al grande scrittore veneto. Cerantola ha il merito di avere letto e distillato i molti libri e i moltissimi articoli di un autore che in Italia non ha eguali per moralità e senso della realtà. Camon è intransigente e indipendente, l’esatto contrario del letterato romano, del frequentatore di un ambiente guastato da ciò che Fulvio Abbate ha definito “amichettismo” (neologismo ancora troppo indulgente, io preferisco una vecchia parola ben più negativa: mafia). Camon non ha amici. Camon è un duro. Camon conosce la verità, e sono pochi a conoscerla, e la dice, e sono pochissimi a dirla. “Camon” di Cerantola è indispensabile per capire uno scrittore indispensabile.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).