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Edoardo Leo parla di “maschilismo inconsapevole” e dà ragioni per odiare il cinema

Camillo Langone

Costanza Miriano ha dichiarato di odiare il cinema. Sarà stata un’iperbole… Poi si legge Edoardo Leo che dice che dobbiamo effeminarci tutti, bisogna “spingere di più sul potere dell’arte”. Dimostrando dunque che il cinema è propaganda

Mi informano scandalizzati che Costanza Miriano, presentando il suo ultimo libro in una parrocchia romana, ha dichiarato di odiare il cinema. Ma come, un cristiano non deve odiare nessuno! Sarà stata un’iperbole, rispondo, anche nel Vangelo “odiare” sta per “non amare”... Poi leggo un’intervista a Edoardo Leo, attore e regista con film in uscita a giorni. Vanta una filmografia lunga un chilometro ma non lo conoscevo perché al cinema non vado quasi più (per le stesse ragioni di Costanza, credo). Leo pronuncia la parola maschicida “femminicidio” e tutto contrito parla del suo “maschilismo inconsapevole”, dei suoi passati “comportamenti patriarcali”. Ovviamente si confessa per accusare meglio: “Siamo tutti parte del problema”. Si capisce che puntare il dito gli piace moltissimo e non si ferma davanti a niente e a nessuno: critica Shakespeare che sarebbe antistorico, critica il nonno perché usava “espressioni sessiste”... Poi attacca la virilità, “altro concetto da cui dobbiamo emanciparci”. Infine dice che per raggiungere l’obiettivo ribadito in ogni riga dell’intervista, effeminarci tutti, bisogna “spingere di più sul potere dell’arte”. Dimostrando dunque che il cinema è propaganda. E che Costanza Miriano ha sempre ragione.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).