preghiera
La cifra del conservatore è evitare tutte le battaglie
Edoardo Leo domani esce in sala con un “Otello” antimaschio e anti-Shakespeare. Ovviamente sono contrario alla sua battaglia maschicida ma sono contrario anche a molte altre battaglie. “Ciò che è storto non si può raddrizzare” ricorda l'Ecclesiaste
Una lettrice dopo aver letto la mia Preghiera su Edoardo Leo scrive: “Ho visto i suoi post e mi spiace pensare che ci sono persone che sfruttano queste battaglie per il loro tornaconto”. Io invece penso che Leo sia, come tutti o quasi tutti coloro che fanno politica, in buona fede. Il problema è che le buone intenzioni lastricano la strada dell’inferno e del controllo sociale. Leo domani esce in sala con un “Otello” antimaschio e anti-Shakespeare. E’ un film dichiaratamente di propaganda, al regista non interessa fare bel cinema, gli interessa “scardinare il possesso”. Uomo-donna s’intende. Ovviamente sono contrario alla sua battaglia maschicida ma sono contrario anche a molte altre battaglie. Forse, pensandoci bene, a tutte le battaglie. E’ la cifra del conservatore e di Quinto Fabio Massimo il Temporeggiatore: procrastinare, evitare la battaglia il più possibile. Mi dà fastidio pure il termine, mi sovvengono il Mein Kampf, la battaglia di Stalingrado, Waterloo, Caporetto, sangue, strepiti, furori, fanatismi... Dio ce ne scampi. E comunque perché combattere? “Ciò che è storto non si può raddrizzare” ricorda il saggio Ecclesiaste. Nemmeno contro Edoardo Leo va fatta una battaglia: impossibile raddrizzarlo. Basta non guardarlo e continuare a essere gelosi.