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Macché buon Natale: buon Canile!

Camillo Langone

In Italia il numero di cani e gatti ha superato quello dei bambini. Animali portati nei carrelli dei supermercati e nei sedili portabambini (definizione chiaramente obsoleta)

BUON CANILE. Un’amica di Firenze mi manda le foto dei cagnetti nei carrelli dei supermercati. Sono tantissimi, mi dice, e non riesce a non fotografarli da tanto ne è colpita. Anche a me, pur atarassico, apatico, aponico, un qualche effetto lo fanno. Nemmeno io sono soddisfatto di vivere alla fine della decadenza, nel paese dei raccattacacca. Sarà che ho letto del panettone per cani, il canettone, e che in Italia il numero di cani e gatti ha superato quello dei bambini. Con che diritto hanno festeggiato il Natale tanti miei connazionali? Dovrebbero, più coerentemente, augurare ogni giorno Buon Canile. Un’altra amica crede che le elezioni di Trump e Milei siano segnali di recupero della ragione occidentale. Sogni. I supermercati sono più significativi dei seggi, la vita quotidiana conta più della politica. Non c’è niente di più antinatalizio del cagnetto nel sedile portabambini (si chiama ancora così ma chiaramente è definizione obsoleta). Colui che è appena nato, una volta divenuto grande disse: “Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. I cristiani lo imparino a memoria.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).