preghiera
Quest'anno mi auguro di percorrere un milione di chilometri sull'Autostrada del Sole
La voglia che viene visitando la mostra “L’alba dell’Autostrada del Sole” alla Galleria nazionale d’Arte Moderna. La A1 fu inaugurata nel 1964 con tre mesi di anticipo rispetto alla scadenza fissata: quando mai è più accaduta una cosa del genere?
Un milione di questi chilometri. È l’augurio che faccio a me stesso e all’amico lettore e mi scaturisce spontaneo visitando la mostra “L’alba dell’Autostrada del Sole” alla Galleria nazionale d’Arte Moderna, Roma. Proprio un’opera d’arte moderna, l’Autostrada del Sole, grande opera di una grande Italia perduta. E che però percorrendo il lungo nastro d’asfalto si può continuamente ritrovare. L’Autostrada del Sole, già il nome è uno splendore, fu l’apoteosi del miracolo italiano: inaugurata nel 1964 da Aldo Moro con tre mesi di anticipo rispetto alla scadenza fissata dalla convenzione Iri-Anas. E’ mai più accaduto che una grande o anche media o perfino piccola opera pubblica italiana venisse completata in anticipo? Era davvero un prodigio l’Italia di quegli anni. Al casello di Firenze il presidente del Consiglio parlò di “impresa ardita e geniale, per il cui successo sono state impiegate con straordinario risultato le grandi risorse della scienza, della tecnica, del lavoro, della genialità creatrice del popolo italiano”. In mostra a Roma ci sono le commoventi foto d’epoca, in bianco e nero, e le suggestive foto d’oggi, a colori, commissionate a fotografi quali Luca Campigotto e Silvia Camporesi. Mettono voglia di partire, il primo giorno dell’anno, e di non fermarsi più.