Duccio Buoninsegna, 1283

preghiera

Ci voleva Falcinelli per spiegare perché i bambinelli li dipingevano come piccoli adulti

Camillo Langone

In “Visus. Storie del volto dall’antichità al selfie” si parla di Gesù: "Non si vuole rappresentare un vero neonato ma un puer senex, un bambino nato vecchio perché incredibilmente saggio". La fine di questa idea coincide con l'avvento del "carino", che non è cristiano

Ecco spiegati i bambinelli bruttarelli. Ci voleva Riccardo Falcinelli, un pozzo di scienza visiva, e il suo “Visus. Storie del volto dall’antichità al selfie” (Einaudi), enciclopedia portatile della faccia secondo la pittura, la scultura, la fotografia, la cosmetica... “Se osserviamo i bambinelli dipinti prima del XIX secolo notiamo che Gesù ha spesso le fattezze di un mostriciattolo adultomorfo. E’ una scelta precisa: non si vuole rappresentare un vero neonato ma un puer senex, un bambino nato vecchio perché incredibilmente saggio, e il cui valore risiede in ciò che farà da adulto, cioè immolarsi per redimere i peccati del mondo. Quest’idea visiva del bambino come adulto ridotto in scala durerà a lungo. Solo a partire dall’Ottocento i bambini dipinti cominceranno a sfoggiare una faccia bambinesca”. Dunque è a partire dall’Ottocento che si sviluppa la tendenza del carino, oggi vera e propria alluvione. E il carino, con la sua melensaggine, la sua innocuità, la sua sterilità, non è cristiano (Gesù adulto è bello, non è carino).

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).