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Ansa
preghiera
Non mi interessa Toscani, ma quelli che l'hanno pianto come benefattore dell'umanità
Come spiegare l’innamoramento collettivo per chi trasformava l’oro in piombo, la bellezza in sterco? Piaceva di costui l’alchimia al contrario, la pornografia dell’entropia, lo stereotipo anticattolico?
Per il trigesimo di Oliviero Toscani avrei potuto riporre l’autocensura e dire finalmente tutto ciò che penso del personaggio e della sua arte, o propaganda. E però mi annoiano le battaglie di retroguardia. Passato più di un mese preferisco analizzare coloro che giovedì 13 gennaio hanno pianto come se fosse morto un benefattore dell’umanità. Non vorrei discutere di bello e di brutto (non est disputandum) bensì di bene e di male. I tantissimi che ovunque, innanzitutto sui giornali, hanno parlato di grave perdita hanno mostrato di essere o tizzoni d’inferno pure loro o incapaci di riconoscere il male. Tradimento o accecamento dei chierici? Come spiegare l’innamoramento collettivo per un borioso bravo a trasformare l’oro in piombo, la bellezza in sterco? Piaceva di costui l’alchimia al contrario, la pornografia dell’entropia, lo stereotipo anticattolico? Non capisco. O forse fingo di non capire per non dover dare ragione a Biante di Priene: “La maggior parte degli uomini è malvagia”.