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Preghiera

Non esiste alcuna superiorità morale degli intellettuali di sinistra

Camillo Langone

Li accusava di superficialità e boria già l'ultimo Pasolini, nel 1974. Scrittori, cantanti, attori, registi e giornalisti che sembrano esistere solo per incarnare l’antica psicologia, codificata secoli fa a Napoli: il ciuccio presuntuoso

Mi scrive il filosofo Riccardo Manzotti: “Secondo te questa asimmetria tra destra e sinistra è vera oppure no? Se sei di destra, quelli di sinistra ti vedono come moralmente negativo, se sei di sinistra quelli di destra ti vedono come un rompicoglioni ma non hanno un giudizio morale negativo nei tuoi confronti”. Gli rispondo: “Io invece ho un giudizio morale negativo nei confronti di chi è di sinistra. Certamente gli elettori di centro e di destra sono complessati, soffrono di un complesso di inferiorità intellettuale e morale, pensano che i sinistri siano idealisti e che l’idealismo sia di per sé positivo. Io che evidentemente di destra non sono penso che l’idealismo sia di per sé negativo”. Aggiungo qui che nella sinistra vedo solo saccenza e supponenza, e mi dispiace di non avere inventato molto perché già Pasolini, l’ultimo Pasolini, il Pasolini del 1974, accusava gli intellettuali di sinistra di superficialità e boria. Scrittori, cantanti, attori, registi, giornalisti di sinistra mi sembrano esistere solo per incarnare nella modernità un’antica psicologia, codificata secoli fa a Napoli: il ciuccio presuntuoso. (Pecco anch’io di superbia, è palese, riuscire a scrivere di intellettuali di sinistra senza usare mai la trita definizione “radical chic” mi rende troppo fiero).

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).