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Preghiera
Un giovanissimo eroe veronese
Un tredicenne si è rifiutato di salire la scala arcobaleno della sua scuola. Il gesto gli è costato una nota disciplinare e il ludibrio dei professori sedicenti democratici. La dimostrazione che l'omosessualismo è intolleranza, disprezzo, linciaggio. Non è vero che i grandi modelli si sono estinti o sono tutti vecchi
Mea culpa. Ho ancora la cenere sui capelli, grazie a don Saverio che a San Rocco me l’ha imposta con la terribile formula veterotestamentaria, “Ricordati che sei polvere e che polvere ritornerai”, e dunque sono più propenso ad ammettere i miei errori. Ripeto sempre che i giganti si sono estinti, che non ci sono più le personalità di una volta, le figure esemplari, i modelli preclari, che i grandi italiani o sono morti o sono molto vecchi, e sbaglio. Per disperazione, per pigrizia, per viltà. Poi leggo di questo tredicenne veronese che si è opposto alla dittatura di Sodoma rifiutandosi di salire la scala arcobaleno della sua scuola. Un eroe di 13 anni! Col suo gesto, che gli è valso una nota disciplinare e il ludibrio dei docenti democratici e dei radicali illiberali di +Europa, ha dimostrato che il re è nudo, che l’ideologia è menzogna, che l’omosessualismo è intolleranza, incomprensione, disprezzo, linciaggio, l’esatto contrario delle parole scritte sui gradini della scala. C’è un gigante giovanissimo a Verona, un tredicenne di cui non si conosce il nome, solo la grandiosa libertà.