
E. Giannelli, "Mr. Arbitrium", Milano 2022 (foto Getty)
Preghiera
Un verso di Bianconi contro le agghiaccianti sculture in piazza a Firenze
Già a Milano, nel 2022, era comparsa una statua di Giannelli appoggiata all'Arco della Pace. Ora Firenze. Ma il problema non è la lunghezza del curriculum dello scultore, bensì la reverenza che si deve alla bellezza e che dovrebbe impedire ogni inserimento parassitario
Santa è la bellezza. Non si usino contro le nuove agghiaccianti sculture collocate in due celeberrime piazze di Firenze, piazza del Duomo e piazza San Lorenzo, le argomentazioni burocratiche e castali avanzate dai critici d’arte: il curriculum dello scultore non è abbastanza lungo! Nessuno di noi ne ha mai scritto! Doveva essere approvato da un comitato di laureati! Si ripeta invece il verso composto e cantato da Francesco Bianconi dei Baustelle, gruppo fra l’altro toscano: “Santa è la bellezza”. Parole che Sant’Agostino avrebbe condiviso, e pure Baudelaire a cui è dedicata la canzone da cui sono tratte. Se santa è la bellezza in generale, santissima è la bellezza di Santa Maria del Fiore e di San Lorenzo, opera di Arnolfo, Giotto, Brunelleschi, Michelangelo, e dello Spirito Santo che in quei secoli a Firenze soffiava fortissimo. Di fronte a una bellezza simile l’unico atteggiamento possibile è la riverenza, il sacrale rispetto, e dunque l’astensione da ogni inserimento parassitario, da qualsivoglia molestia estetica contemporanea, anche se con lungo curriculum. E ci si rassegni al fatto che un cantante ispirato può capirlo meglio di un critico patentato.