W. A. Mozart nel ritratto postumo di Barbara Krafft

Preghiera

La musica di oggi non esiste

Camillo Langone

L'elettronica l'ha avvelenata, il computer l'ha uccisa e l'intelligenza artificiale la seppellirà. Basterà dire all'IA: "Componi un quartetto d'archi 80% Mozart e 20% Haydn!". Chi vorrà vivere un'autentica esperienza musicale dovrà ascoltare persone fisiche suonare vecchi brani di Mozart

Ero a un concerto a Villa Brazzale, Campodoro, Veneto, e ho sentito il futuro della musica: Mozart. Era, suonato dal valoroso Bennewitz Quartet, un quartetto per archi composto nel 1784. Durante l’Andante cantabile mi è venuto in mente Elio, l’Elio di Elio e le Storie Tese, che l’altro giorno ha detto: “La musica di oggi non è peggiore di quella di prima, la musica di oggi non esiste”. La musica è finita, l’elettronica l’ha avvelenata, il computer l’ha uccisa e ora l’intelligenza artificiale la seppellisce. Si potranno comporre, forse si compongono già, musiche di buon livello senza bisogno di compositori. Basterà il il nerd che scrive il prompt. Componi un quartetto per archi 80% Mozart e 20% Haydn! E la macchina, che ha ascoltato tutti i quartetti di Mozart e tutti i quartetti di Haydn e può smontarli e rimontarli in infiniti modi diversi, rapidamente esegue. Ovvio che presto il valore di tutta la musica post-IA si avvicinerà allo zero. Resterà il repertorio. In futuro chi vorrà vivere un’autentica esperienza musicale dovrà andare ai concerti in cui persone fisiche suonano vecchi brani di Mozart con strumenti di legno, o antichi brani di Scarlatti con canne di piombo. Diventeremo post-umani ascoltando violoncelli e organi a canne.
 

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).