
Ritratto di Lord Byron
Preghiera
L'adultero, incestuoso Byron può testimoniare la verità meglio di un gesuita
Per quanto anglicano, considerava il cattolicesimo la religione migliore e non una delle tante, come teorizzato da Bergoglio nella dichiarazione indifferentista di Abu Dhabi
Entusiasmato dalla visita odierna di Re Carlo al Museo Byron di Ravenna, ho riletto la corrispondenza romagnola del grande dandy. Pensavo di ritrovare un brillante elenco di scandali e protervie, ma era un ricordo parziale. La lettera del 3 aprile 1821 a un amico inglese è tenerissima. Scrive della figlia Allegra, bambina di quattro anni appena collocata in un convento di Bagnacavallo “dove l’aria è buona e dove almeno faranno progredire la sua cultura e le inculcheranno la morale e la religione. E' mio desiderio che sia cattolica romana – religione che considero la migliore in quanto è certamente la più antica delle varie ramificazioni della Cristianità”.
Dunque l'adultero, fornicatore, sodomita, incestuoso Byron per quanto vizioso era un padre affettuoso, per quanto anglicano considerava il cattolicesimo la religione migliore e non una delle tante come invece teorizzato da Papa Bergoglio nella dichiarazione indifferentista di Abu Dhabi. Come anticipato da Gesù nel Vangelo di Matteo (“I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio”) un poeta maledetto può testimoniare la Verità molto meglio di un gesuita.