
LaPresse
Preghiera
Antonella Viola, una candidata alcol e brain free
Ipotizzano di candidare, per la regione del Prosecco e del Vinitaly, una scienziata che afferma che "la dose sicura è zero" e "chi beve ha il cervello più piccolo". L'anti-Veneto, né più, né meno
Credono che insieme a Zaia sia finito il Veneto. Se ipotizzano di candidare la covidomane tarantina Antonella Viola alla presidenza della Regione, quelli del partito democratico la pensano evidentemente così. Questa scienziata afferma da tempo che per l’alcol “la dose sicura è zero”, che “chi beve ha il cervello più piccolo”, che sulle etichette delle bottiglie va stampato “Nuoce gravemente alla salute” come sui pacchetti di sigarette. Giustamente a un soggetto del genere vogliono dare in mano la regione più vitata d’Italia (95.000 ettari, ed è tutta uva da vino). Un Veneto che senza vigneti sarebbe come un’Amazzonia senza foresta. Ecco dunque una candidatura al contempo alcol free e brain free, nella regione del Prosecco e del Vinitaly, dell’Aperol e dello spritz, dell’Amarone e dell’Harry’s Bar, del Bellini e della Nardini, del Recioto e del Torcolato... “Chi è il proibizionista? E’ il non-più-Europeo” scrisse Carl Schmitt. Io scrivo: Chi è l’astemio? Il non-più-Veneto. E chi è Antonella Viola? L’anti-Veneto.