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Preghiera
Che sia un Papato minimo
Limitato ai suoi compiti essenziali. Il capo della Chiesa non è il Papa, ma Cristo. Che il motto del nuovo Pontefice siano le parole di Giovanni Battista su Gesù: "Lui deve crescere, io diminuire"
Sia un Papato minimo. Un Papato come lo Stato minimo teorizzato dal filosofo superliberale Robert Nozick, ossia limitato ai suoi compiti essenziali. Poche cose ma fatte bene. Non soltanto perché il vano fracasso di un Papato strabordante, e di una papolatria latrante e non credente, disturba le mie orecchie. Soprattutto perché “capo della Chiesa è Cristo, non il Papa” (Papa Giovanni XXIII). Perché “la figura del Papa è troppo lodata. Si rischia di cadere nel culto della personalità” (Papa Giovanni Paolo I). Perché “il Papa non è un oracolo, è infallibile solo in rarissime occasioni” (Papa Benedetto XVI). Si ricominci dal bellissimo titolo gregoriano “Servus servorum Dei”.
Sia un Papato di servizio quello del prossimo Papa. Basta personalismi, narcisismi, dispotismi. Il servo dei servi di Dio si metta al servizio della ripresa del cattolicesimo, in Francia e anche altrove ormai evidente, o almeno eviti di ostacolarla. I 18 mila francesi (in gran parte adulti, un boom sacramentale) che si sono fatti battezzare la notte di Pasqua non l'hanno fatto per Bergoglio, l'hanno fatto nonostante Bergoglio che ad Abu Dhabi firmò la dichiarazione indifferentista in cui si palesava l'inutilità del battesimo. Il motto del nuovo Papa siano le parole di Giovanni Battista su Gesù: “Lui deve crescere, io diminuire”.