“Tra dieci giorni risolvo tutto”, parla l'assessore Montanari
L'assessore alla Sostenibilità ambientale del Campidoglio: "A Roma i rifiuti sono visti come un problema, invece rappresentano una grande opportunità"
Roma. “A Roma i rifiuti sono visti come un problema, invece rappresentano una grande opportunità. Recuperare questi materiali ha una valenza etica, ambientale, ma anche economica”. Pinuccia Montanari è diventata assessore alla Sostenibilità ambientale da appena tre mesi. Ma ha già un progetto per gestire l’annosa questione della spazzatura capitolina. Una “rivoluzione lenta”, dice, dagli obiettivi ambiziosi. Secondo il suo piano, entro il 2021 ogni romano riuscirà a produrre fino a 100 chilogrammi di spazzatura in meno. La raccolta differenziata crescerà fino al 70 per cento e i cassonetti spariranno per essere sostituiti da un capillare sistema di raccolta domiciliare. Originaria di Reggio Emilia, laureata in Giurisprudenza e Filosofia, la nuova esponente della giunta grillina si occupa da anni di temi ambientali. In Campidoglio l’ha portata Beppe Grillo in persona. “Siamo molto amici” ammette. “Ci conosciamo da prima che nascesse il Movimento. Lui ha sostenuto la mia battaglia per il porta a porta quando ero assessore a Reggio”. La sfida che la aspetta a Roma è più complessa. Tra una decina di giorni presenterà in giunta il suo piano per i rifiuti. “Anche se io preferisco chiamarli materiali post consumo”. Il nuovo corso si articola in pochi punti fermi. La riduzione della produzione di rifiuti e l’estensione della raccolta a domicilio. Ma anche lo sviluppo della raccolta di specifici materiali: la carta e il cartone, i rifiuti ingombranti, soprattutto la frazione organica. Senza dimenticare le apparecchiature elettriche ed elettroniche da cui, racconta, si possono ricavare oro, argento e terre rare. “Molti studiosi hanno calcolato che tra venti anni non basteranno due pianeti per contenere tutti i rifiuti”.
Al netto delle ambizioni, la situazione a Roma resta difficile. Ogni mese migliaia di tonnellate di rifiuti continuano a essere spedite al Nord, in alcuni casi all’estero. “Si tratta di quantità minime – insiste l’assessore – Il problema è che in passato si è preferito seguire la logica della discarica, invece di investire nella differenziata”. Pinuccia Montanari parla di economia circolare, del progetto “rifiuti zero”. Il suo piano non prevede nuovi inceneritori né discariche. “Malagrotta è un errore del passato”. E allora come fare? Oggi i romani producono un milione e settecentomila tonnellate di rifiuti all’anno. “Possiamo eliminare duecentomila tonnellate in modo scientifico e controllato”. E’ una sfida che passa dalle nuove isole ecologiche e i centri per il riuso. Il progetto del Campidoglio punta a promuovere il vuoto a perdere, il compostaggio domestico e il packaging ecologico. Ma serve anche il coinvolgimento dei cittadini. Un maggior consumo di acqua del rubinetto, ad esempio, può ridurre considerevolmente i rifiuti plastici. Ma girando per Roma non è difficile trovare vecchi mobili e sacchetti della spazzatura per strada. “Dovremo lavorare molto sul tema dell’educazione ambientale”. La chiave resta il contatto con la città. “In questi due mesi ho incontrato migliaia di cittadini, da Tor Bella Monaca a Centocelle. Per ora tutti sembrano apprezzare i miei sforzi”.