Roma è recuperabile. Ditelo anche a Saviano e Galli della Loggia
Coca e movida, buche e romanissime camorre, fracasso e bar dediti allo spaccio si mescolano in pennellate acide. Roma ne emerge come una città letteralmente perduta, annichilita, da fuggire. Non è così
Nella scorsa settimana due grossi calibri come Saviano e Galli della Loggia hanno sparato palle incatenate contro Roma. Diventata, secondo il primo, la capitale mondiale del traffico di cocaina e, invece infrequentabile in centro e in periferia per il secondo. Coca e movida, buche e romanissime camorre, fracasso e bar dediti allo spaccio si mescolano in pennellate acide. Roma ne emerge come una città letteralmente perduta, annichilita, da fuggire. A noi che, immigrati qualche decennio fa, in questa città non stiamo poi cosi male e abbiamo la fortuna di frequentare e conoscere anche , dico anche , ma probabilmente sono la maggioranza, gente laboriosa , belle aziende , le maggiori di Italia , di vedere le strade invase da turisti, magari maleducati, ma entusiasti e tanti giovani e ragazzi che ancora considerano la Capitale una metropoli, un luogo di scambio, un possibile ascensore sociale queste narrative lasciano piuttosto perplessi. Forse trovare un approccio meno tragico non guasterebbe. A questo obbiettivo non giova certo la furibonda lotta politica che ormai da molti anni scandisce la vita pubblica della Città. Con due errori di fondo. Quello di chi governa oggi, i 5stelle , che si percepiscono e si presentano come separati dal resto della città. Un nuovo inizio esasperato fino ad essere privo di storia e di connessioni con il passato. Una tabula rasa, priva di ogni informazione utile a capire , ricostruire, progettare. E di chi sta all’opposizione, ansioso di gettare addosso agli ultimi arrivati problemi che vengono da lontano e che hanno le radici in questioni strutturali mai affrontate con il necessario coraggio. Cosi Roma si scopre sola, nuda, priva di identità e di storia. Ma Roma, oltre che Capitale d’ Italia , con Ministeri e Ambasciate, è tante altre cose. Molte grandi aziende vi hanno sede, e’ un polo universitario pubblico e privato di prima grandezza, il turismo cresce e potrebbe migliorare molto, la sua dotazione ” culturale” fra il nuovo e l’ antico è immensa. Anche sul fronte dell’innovazione non mancano aziende importanti. Ha un territorio vastissimo che potrebbe consentire valorizzazioni finalmente orientate alla qualità che è facile vedere in altre capitali europee . Questo solo per citare alcuni dei possibili punti di forza. Cosa manca? Manca quasi del tutto una classe dirigente . O meglio esiste, sarebbe impossibile il contrario , una classe dirigente diffusa, che fa il suo lavoro. Ma si è come ritirata dal dibattito pubblico. Che assomiglia invece ad uno sterminato deserto. E certo queste assenze, uomini e idee, sono, esse sì , il presupposto di un inarrestabile declino.