Lo sport delle tonache
Indovinare il futuro Papa, ecco cosa offre il chiacchiericcio in curia: “Sarah, Parolin o Tagle”
"Destra, centro e sinistra”. Prego?, domando. Il vescovo ride mentre addenta il sublime tonnarello servito all’Eccellenza, ristorante appartato nei dintorni delle Mura vaticane. “Sì, c’è quello di destra, di centro e di sinistra. Ha letto le ultime supposizioni sul Conclave venturo?”, mi dice guardandomi curioso. “Ho letto”, rispondo, pensando al toto-Papa che già circola neppure troppo sommessamente al di qua e al di là del Tevere. Francesco sta benissimo, è pimpante, gira il mondo: oggi in Colombia e domani in Birmania. Ma si sa, cercare di prevedere il futuro e lanciarsi in supposizioni sul “prescelto” al trono di Pietro è lo sport che più attira le sante e immacolate tonache. “Sarah, Parolin e Tagle. Il primo è la destra, il secondo è il centro e il terzo è la sinistra”. Roba da congresso democristiano più che da Conclave, ma insomma questo offre il chiacchiericcio. Il vescovo sorride: “Secondo me, nessuno dei tre ha possibilità. Il primo perché si è bruciato, venendo tacciato di conservatorismo spinto. Il terzo perché è un giovanotto che prende le Filippine a modello globale”. Resta Parolin, il bravo segretario di stato. “Ballon d’essai, fumo, specchietto per allodole ignoranti”, mi gela il monsignore versando vinello nel suo bicchiere. “Sono ami gettati al largo, per vedere chi abbocca, chi sospira entusiasta e chi invece sbuffa indignato. E’ come in quei documentari dove si vedono le belve appostarsi per far uscire la preda sacrificale dalla tana. Qui è lo stesso, ci si conta. In Conclave a decidere sono i voti, cioè i numeri. E le tabelle si iniziano a fare molto prima, per prepararsi a ogni evenienza”.