Sting e Twin Peaks
Il party in onore di David Lynch, che non sembrava neanche a Roma. L’uomo di Di Maio e Lavinia Biagiotti
Chi c’è dietro gli “impacchettamenti” di Piazza Adriana, della Bocca della Verità e di tanti altri palazzi in centro storico? L’artista bulgaro Christo? Niente affatto, la romana Urban Vision, azienda leader nel fund raising finalizzato al recupero architettonico di edifici e monumenti. Il suo presidente, Gianluca De Marchi, ha festeggiato il compleanno in una serata come poche da queste parti, con luci, musica e coreografie ad hoc di Roberta Pitrone, fidanzata di Alessandro Borghi. Il party più esclusivo? A Villa Medici per David Lynch che arriva con la moglie Emily e la figlia che ha lo stesso nome di Laura Dern in “Cuore Selvaggio”: Lula. Ad accoglierli, la direzione di Vanity Fair – Daniela Hamaui, un’impeccabile Cristina Lucchini e Malcom Pagani con fidanzata, la presentatrice tv Mia Ceran, splendida nell’abito verde acqua di Luisa Beccaria – Antonio Monda, Piera Detassis e Muriel Mayette, la padrona di casa con il giornalista Gérard Holtz, “un marito bello come un attore” – dice una ragazza seduta in uno dei due tavoli imperiali con fiori color purple e bordeaux, lampadari in cristallo e posate dorate. Michael Shannon – lo sceriffo texano di “Nocturnal Animals” – arriva con la moglie Kate Arrington, Lavinia Biagiotti Cigna parla di baccalà con Vincenzo Spadafora – responsabile delle relazioni istituzionali di Luigi Di Maio. L’amico di lui, Giulio Trapasso, è vicino all’attrice Maria Pia Calzone e il suo regista in “Gomorra”, Stefano Sollima (in smoking). Da Camponeschi, Sting dedica una canzone alla moglie Trudy per poi fuggire nella loro tenuta in Toscana che produce uno spumante chiamato “Message in a bottle”. Quando si dice l’originalità.