Il motore immobile del Vaticano
Dalla fake news su Benedetto XVI morto al poco lavoro in curia. Il monsignore sospira: “Qui si vegeta”
Pure la fake news sul Papa emerito morto. “E l’hanno scritto subito dopo aver saputo che il Santo Padre era andato a trovarlo per gli auguri di Pasqua!”, sbotta il monsignore mentre si toglie la giacca ordinando nel solito baretto a due passi da piazza San Pietro un Crodino. Gli riferisco quel che il suo “collega” m’aveva detto la scorsa settimana, del caos imperante e del fatto che in Vaticano non funziona niente, neanche le macchine del caffè. Lui mi guarda e annuisce sconsolato mentre mette in carica il bell’iPhone silver. “Diciamo che l’entourage più vicino al Papa non sta facendo una bella figura. E’ un po’ come con Trump, non crede? Sbottano, si fanno largo, cercano un posto al Sole. Il problema è che pur di ottenere quel posticino fanno il passo più lungo della gamba, consigliano male il Santo Padre o commettono gaffe atroci come quella della lettera manomessa di Benedetto XVI”. Che non funzioni niente, oltretevere, me lo conferma facendo un esempio: “Le nomine! Guardi le nomine! Tutto fermo. Ci sono cardinali prefetti curiali ottantenni, in prorogatio da cinque anni. Lasci perdere le ultime disposizioni e quanto il Papa ha detto. Nulla si muove, l’idea che uno ha entrando in quelle stanza è quella dell’immobilismo. Altro che rivoluzioni e dinamismo. L’unico sostituito è stato il povero Müller, appena scaduto il suo quinquennio. Che però aveva il difetto di non piacere a Francesco. Il resto non si tocca. Ma così non è che si vada molto avanti. Si vegeta eh”, aggiunge il monsignore tastando con cura l’oliva verde infilzata sullo stecco che accompagna il Crodino.