Le fake news sulla vendita del Vaticano
Bufale estive. Il monsignore ride: “Di certo il Papa non andrà in Messico”
Il vecchio monsignore mi riceve in polo Lacoste bianca, scarpe da ginnastica stile anni Novanta, occhialoni da sole da spiaggia caraibica (qui lo stile è anni Sessanta, forse Settanta a essere buoni). E’ divertito, ride e commenta le fake news che si accumulano sulle homepage di certi siti internet che al Papa non le mandano a dire. “Adesso hanno scritto che Francesco vuole vendere il Vaticano e donare il ricavato ai poveri. Prima avevano messo in giro la voce che si sarebbe ritirato in Messico, con la curia dislocata un po’ qua e là. Prima ancora che sarebbe andato a vivere a San Giovanni in Laterano. Non è divertente?”.
Mah, se lo dice lei, replico. “Fino a qualche secolo fa i Papi in Vaticano non ci volevano proprio stare, perché era zona malarica, così vicina al Tevere. Andavano a Monte Cavallo a godersi l’arietta e le vigne. Da allora è passato del tempo. Come se a questo Pontefice interessasse la materialità della chiesa. Cosa vuole che gli interessi dove sta la curia! Lui la vuole smontare, tagliando i ponti per sempre con quel sistema che da Buenos Aires guardava con sospetto e un po’ di sana pietà. Arrivato a Roma era della stessa idea, salvo poi finirne un po’ imbrigliato.
Non si può dire perché ancora va forte la storia del vento dello spirito che soffia dove vuole, ma mi pare che la realtà dica altro. Comunque, adesso ci sarà questa riforma – un pastrocchio – che non è né carne né pesce ma serve a smuovere le acque. Che però di certo non si apriranno come nell’Esodo”.
Il quadro non è proprio splendente, ma il monsignore continua a ridacchiare: “A me piace la storia, e la storia della chiesa dice che momenti come questo ne abbiamo avuti in quantità industriale. Cosa vuole che sia”.