Roma come Gotham City
Batman a Termini e poi tutti all’ambasciata cinese: una festa più megalomane di quelle americane
Roma come Gotham City, ma solo per una notte. Dopo le scritte “vendesi” proiettate sui principali monumenti cittadini, dal Pantheon all’Altare della Patria, per salvarci (forse?) arriva un Bat-segnale sulla facciata di Termini. Il Cavaliere Oscuro compie 80 anni, ma da queste parti Batman lo impersona un “manzo” della Tuscolana che con l’eleganza, i modi e lo charme di Bruce Wayne ha davvero poco a che fare. A un anno dalla scomparsa di Inge Feltrinelli, l’editrice/fotografa viene ricordata nella sua libreria di Largo Argentina mentre a Pordenonelegge un romano doc come Enrico Vanzina ricorda il fratello Carlo e Rita dalla Chiesa vuole Milano Capitale d’Italia. Ci beviamo su da Baccano, tra i migliori bar del mondo secondo il “The World’s 50 Best Bars”. L’altro, in zona Monti, è Drink Kong, l’instinct place di Patrick Pistolesi, rock star dei cocktail. Ai piedi di Monte Mario, invece, festa per il 70esimo anniversario della Repubblica Popolare Cinese con un party che ricorda ai più il ricevimento del 4 luglio all’ambasciata americana, se non fosse per la location (Villa Miani, pilastro di Roma Nord assieme all’Olimpico) e del cibo (quasi tutto italiano, posizionato su un banchetto più grande del loro). Tra gli ospiti – accolti dall’ambasciatore Li Junhua, con il completo di Mao molto amato da Xi Jinping, e da sua moglie Bai Yongjie – ci sono il vice ministro degli Esteri Marina Sereni, Geraci, Scalfarotto e Marcello Foa, il più defilato. “Il cervello è più grande del cielo” è il titolo del libro (Solferino) che il neurochirurgo Giulio Maira presenta al Plaza, hotel del papà di Olivia Paladino, compagna del premier Conte che però non c’è. “Difficile capire i segreti della mente”, legge Elena Sofia Ricci, ma per cercar altre parole ci vorrebbe Mogol, che ritroviamo poi anche al Maxxi in un talk “al di là delle cose più belle, al di là delle stelle”.