“Io so cosa vogliono fare Raggi e Lemmetti con Ama”
Intervista a Vanessa Ranieri, ex membra del penultimo cda di Ama
Roma. “Era una cronaca annunciata. Noi abbiamo sempre detto che il bilancio era corretto e che la società stava subendo un gravissimo nocumento dal fatto che il socio non si presentasse in assemblea per tanti mesi, anche i nostri successori si sono dovuti scontrare con un atteggiamento assurdo”. Vanessa Ranieri, ex membra del penultimo cda di Ama, quello presieduto da Lorenzo Bagnacani, parla a nome anche dell’ex Ad. Amareggiata dalle notizie che arrivano da Ama, ma non assolutamente stupita. “Il nostro bilancio – dice – era regolare”.
Dal Comune dicono che i 18 milioni per i servizi cimiteriali non sono crediti di Ama
“E’ una fandonia. Infatti il nuovo cda ha inserito quella posta proprio dove l’avevamo messa noi, i principi contabili non si possono inventare. Noi ci siamo fatti fare un parere persino dal professor Matteo Caratozzolo che i principi contabili li ha scritti, ma il dottor Giampaoletti pretende di dare una versione diversa”.
Il nuovo cda aveva inserito un progetto di bilancio con 136 milioni di perdite
“Noi non lo avremmo mai approvato infatti”.
Ciò nonostante sono andati via. Perché secondo lei?
Perché chiudere con un rosso di 18 milioni non incide sul comune, ma 136 milioni sono un buco gigantesco. I dimissionari sono stati messi probabilmente davanti all’ipotesi di sciogliere la società secondo quanto dispone il codice civile quando ci sono ripetute assenze del socio e una perdita così consistente. A noi lo chiese il collegio sindacale durante una riunione, ma sostenemmo con forza che non c’erano le condizioni. Loro probabilmente questa questione non l'hanno voluta affrontare”.
In Campidoglio pensano che la precedente gestione dei conti sia stata sbagliata e che serviva coraggio per cancellare la posta dei 18 milioni, una cifra non dovuta
“Sì, il coraggio per fare un falso in bilancio… io la chiamo spregiudicatezza. Non sono dove porterà, ma un’idea ce l’ho”
Ci dica
“Alla perdita di contratto di servizio dell’Ama con Roma Capitale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, in pratica allo svuotamento dell’azienda”
Quindi c'è una strategia dietro l’atteggiamento del Campidoglio che spiega l’“inerzia” denunciata anche dal cda uscente
“E’ la stessa che abbiamo segnalato anche noi dopo 8 mesi che il Campidoglio non veniva in assemblea. Questa condotta può portare al terzo bilancio consuntivo non approvato che comporterebbe per la normativa di rimettere a bando il contratto di servizio. E chi vincerà la gara?(chiede allusiva)
Che ne pensa del nuovo amministratore unico Zaghis?
“E’ una domanda a cui preferisco non rispondere per evitare querele”.