Non solo monnezza
Il party Dolce Vita a Cinecittà con il principe Harry, Meghan Markle e la “sobria” Ivanka Trump. Abiti e cosce
Gianicolo in tilt, sai che novità, con tre tir carichi di fiori e addobbi diretti a Villa Aurelia, scelta dalla fashion designer Misha Nonoo e dal magnate del petrolio Michael Hess per il loro blindatissimo matrimonio. Con un volo di linea che fa tanto “siamo vicino alla gggénte”, arrivano Harry e Meghan Markle, lui in smoking, lei con un lungo di Valentino. Dopo la cerimonia, tutti a Cinecittà per un super party a tema Dolce Vita. Tra luci fin troppo soffuse e un numero inverosimile di bodyguards, riconoscere gli invitati è quasi più complicato che veder riaperta la stazione della metro Barberini, ma la “sobrietà” di Ivanka Trump ci illumina. Ci sono anche Paul McCartney, Orlando Bloom, Kate Perry, Beatrice e Eugenie di York sempre più sorellastre di Cenerentola, un’immagine che dimentichiamo grazie alle gambe chilometriche della modella Karlie Kloss, alla simpatia di Lady Gaga e all’eleganza vera di Rania di Giordania. Tornati in centro, c’è la festa inaugurale del nuovo Hotel de la Ville by sir Rocco Forte. Tema: Rock Romance con invitati in tuxedo rivisitato circondati da dame e cavalieri con parrucche e make up del’700, musica, cibo e drink, tra cui un negroni ai friggitelli. Tutto è concesso, siamo a Roma, e la conferma è la sindaca Raggi che arriva vestita da ufficio. Al Chiostro del Bramante, Patrizia De Marco e le sue figlie Natalia, Laura e Giulia, organizzano mostre (Bacon/Freud) e parties di gran gusto molto amati da Maria Sole Tognazzi, Luca Tommasini e Alessandro Preziosi. Il colore della vita? Per Lorenza Bonaccorsi è il blu, quello dei suoi occhi e dell’abito che indossa al cocktail organizzato per la nomina ai Beni e alle Attività Culturali nella casa/archivio Gaetano Novelli dalla signora Giovanola (inseparabile dal gatto Tiberio) e da suo figlio Ivan. “Chi ha voglia di rischiare deve farlo senza pentirsene”, ricorda la neo sottosegretaria, “e chi resta indietro non deve essere mai lasciato solo”. Chapeau!