“Old soccer”, dove Salvini compra le magliette storiche del calcio
Dalla maglia della Roma di Falcao dello scudetto del 1982, a quella del film “Fuga per la vittoria”
Roma. Per gli appassionati calcio è il mondo delle favole. Un antro delle meraviglie che ci riporta indietro nel tempo. Un museo dello sport senza pagare il biglietto. Siamo da Old Soccer, negozio nel centro di Roma (Via Di Ripetta 27/a, tel. 06/96846111) e unico in Italia dove trovare le maglie di calcio del passato. Attenzione, però, non sono le maglie originali, che costerebbero una fortuna, ma l’esatta riproduzione ricreate ad hoc. Maurizio Peroni, 64 anni, romano, è qui da vent’anni. “L’idea mi è venuta scovando a Londra un negozio con la maglia indossata dalla Roma nel 1964, quando vinse la Coppa delle Fiere. Facevo il cambia valute e avevo un’agenzia di Pony Express. Ho mollato tutto. Old Soccer è un mio brand e le maglie le realizzo io con le mie sarte”. Ma come sceglie quali produrre? “Sono tutte legate a un campione, a una vittoria o alla stagione vincente di una squadra”.
E allora, visto che siamo nella Capitale, si parte con la maglia della Roma di Falcao dello scudetto del 1982. Per la Lazio c’è una splendida divisa degli anni ’20 e quella dello scudetto del 1974, la squadra di Chinaglia, Maestrelli e Re Cecconi. Per restare in Italia, c’è l’Inter di Helenio Herrera, il Milan di Gianni Rivera e quello di Arrigo Sacchi e degli olandesi, la Juve di Platini e Boniek e quella di Omar Sivori. Non manca naturalmente il Napoli di Diego Maradona, poi il grande Torino. Anche se forse la più bella di tutte è un’antica maglia della Sampdoria.
Superando i confini, ecco l’Olanda e l’Ajax di Cruijff, il Brasile di Pelè (1958 e 1970), la Germania del ’70, l’Inghilterra del ’66, l’Argentina di Mario Kempes del 1978. C’è la maglia di George Best e quelle di Puskas e Di Stefano del grande Real. E poi alcune chicche. La maglia grigia di Dino Zoff campione del mondo nell’82, quella del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi e la divisa di una squadra solo cinematografica: quella del film “Fuga per la vittoria”, con Sylvester Stallone, Ardiles e Pelè.
“La cosa più complicata è azzeccare i colori, perché quando si va molto indietro nel tempo ci sono solo foto e filmati in bianco e nero. Allora mi metto a studiare, mi documento. L’unica differenza col passato è che le maglie sono in cotone, mentre prima erano di lana merinos o lana cotta”, spiega Maurizio. Mentre parliamo entrano turisti: ognuno cerca la maglia della sua squadra del cuore. Ci sono le squadre inglesi e le sudamericane: Flamengo, Botafogo, Santos, Boca Juniors. “Matteo Salvini si è comprato una maglia del Milan, Paolo Berlusconi le ha prese tutte. E’ venuto anche il presidente dell’Inter Erick Thohir. Paolo Rossi (l’attore comico) mi ha chiesto se potevo fargli la divisa della Spal, di cui è tifoso. Poi lavoro con cinema e tv: di recente ho realizzato le maglie per la fiction Rai sul Grande Torino”. Il cliente tipo? “Italiani e stranieri alla pari, dai trent’anni un su, livello economico e culturale medio alto”. L’anno scorso il caro affitti l’ha costretto a traslocare in un negozio più piccolo. Oltre al calcio, ci sono anche le maglie di rugby. “Ci ho giocato per 13 anni, come mio padre e mio figlio. In realtà siamo una famiglia di rugbisti…”.