Ci fosse Fellini
Celebrato il centenario della nascita del regista. Se vedesse i nostri attori, stilisti e “artisti” di oggi sai che film…
La luce è ideologia, sentimento, colore, tono e racconto, diceva Fellini, omaggiato nel nuovo Spazio Vittoria con una sedia rossa dell’artista Massimo Uberti durante la settima edizione del Campari Barman of the year. La luce fa miracoli – aggiungeva il maestro di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita – e fa diventare credibile e accettabile ciò che bello non è, anche se da queste parti tutto riesce a confondersi e a esaurirsi ancor prima di cominciare. Alla Biblioteca Angelica sta per aprire una mostra mentre al Sacher ci saranno proiezioni dei suoi film più conosciuti. Piacciono molto a Sabrina Ferilli e Flavio Cattaneo, più innamorati che mai alla prima dell’one man show di Christian De Sica. “La realtà è ciò che non scompare quando smetti di crederci” ci dice Rolf Sachs – figlio del noto imprenditore/playboy Gunter che fece impazzir (d’amore) la Bardot – artista di punta, assieme a Corinna Gosmaro e Philippe Rahm, della mostra Conversation Piece Part VI alla Fondazione Memmo, tra birre immerse nel fontanone centrale e l’eleganza innata della moglie di lui, Mafalda von Hessen. Le creazioni in vetro Glassy Butler di Jennifer Hackett sono tra le più ammirate nell’elegante loft trasteverino OM the Spot (ex studio di Mario Schifano) di Olivia Mariotti, dove Camilla Alibrandi e Celeste Oliphant hanno organizzato un pop up market tra gonne fatte a mano di Vivia Ferragamo, abiti di Ginevra Odescalchi, bottoni di ricerca Bon Bon, collezione di Kappe di Federica Bonifaci e tessuti Indoromam di Gaia Franchetti. La luce è totale nella nuova casa ai Parioli di Maria Cristina Bigongiali, inaugurata con un party tra tè e libri per il lancio dell’associazione “Con Gabriele contro i tumori rari”, dedicato al marito Gabriele Bianchi. Lì la luce suggerisce vibrazioni e ci sarà sempre, perché è piena d’amore.