“Inquina, a Tarquinia non lo voglio”. Il sindaco Giulivi contro il suo Capitano
"I termovalorizzatori sono impianti vecchi. Meglio potenziare la differenziata e bandire l'importazione di plastica cinese" ci dice il primo cittadino
Roma. “La Lega può anche essere d’accordo, ma io no: sul mio territorio un termovalorizzatore non lo voglio. Abbiamo già una centrale a carbone e un porto con terminal crocieristico da 3,5 milioni di passeggeri”. Non ha dubbi Alessandro Giulivi, sindaco leghista di Tarquinia che da alcune settimane si è messo a capo della protesta contro la richiesta depositata in Regione Lazio dalla multi utility bresciana A2a per costruire un termovalorizzatore nel territorio del comune marittimo della provincia di Viterbo. Giulivi, pilota d’elicotteri e imprenditore del settore, è un uomo tutto d’un pezzo e sulla questione rifiuti ha un’idea molto diversa di quella, almeno a parole, promossa dal Carroccio.
Scusi Giulivi, ma lei non è stato eletto con la Lega?
Io sono stato eletto dai cittadini come sindaco Alessandro Giulivi, poi ero all’interno di un contenitore che si chiama Lega, ma non è che per questo se mi dicono “sei stato eletto con noi fai il termovalorizzatore” allora io lo faccio. Anzi li mando a quel paese.
Non pensa però sia contradditorio: la Lega è l’unico schieramento in regione a favore dei termovalorizzatori e lei invece è contrario.
Io sono contrario a tutto quello che scarica nell’ambiente, per questo nel mio comune stiamo lavorando da tempo per aumentare la raccolta differenziata. Differenziando e non importando la plastica cinese non serve bruciare l’immondizia. Nelle scuole e negli uffici di Tarquinia ho eliminato completamente la plastica, nelle piazze della città ho messo i dispenser per l’acqua per evitare l’uso di bottiglie di plastica. Non c’è un’altra strada, anche perché il pianeta ce lo sta dicendo in tutti i modi “Così non si può andare avanti”.
Ma è un problema perché si tratta del suo territorio o lei è in generale contrario ai termovalorizzatori?
In generale: se domani c’è un referendum io voto contro. I termovalorizzatori personalmente li chiamo “termocombustori” perché non valorizzano proprio un bel niente. Sono impianti vecchi e antiquati che io per il bene dei miei cittadini non voglio sul mio territorio.
Però è proprio il contrario di quello che dicono Salvini e la Lega
E io che ci posso fare? Non sono un politico di professione né voglio diventarlo.