Valzer di vescovi
Anno di nomine in curia, ma non solo. Presto saranno nominati i nuovi arcivescovi di Napoli e Genova
Sarà un anno di nomine importanti quelle che il Papa effettuerà nei prossimi mesi per dare una rinfrescata alla curia, a prescindere dal fatto che l’agognata riforma della curia veda la luce in tempi ragionevoli. Molti sono i capi dicastero in proroga, ben oltre i canonici 75 anni d’età, limite per il pensionamento salvo diversa decisione papale. C’è chi resta fino agli 80 anni e chi viene congedato a 69 (come il cardinale Gerhard Müller) perché non in sintonia con le politiche papali. Il che è legittimo ed è sempre accaduto nella storia della chiesa: il Papa è pur sempre un sovrano assoluto, checché se ne dica. Ma sarà un anno di cambiamenti importanti anche per la chiesa italiana. Oltre alla possibile sostituzione del presidente della Cei, ci sono due sedi tradizionalmente cardinalizie che vedranno cambiare arcivescovo. A Napoli se ne andrà Crescenzio Sepe, a Genova Angelo Bagnasco. Entrambi sono giunti al termine della proroga biennale concessa loro dal Pontefice. Proprio a Genova è nell’aria una svolta storica: sulla cattedra che fu di Siri e che parte del mondo tradizionalista considera come uno degli ultimi bastioni che resistono allo Zeitgeist, potrebbe accomodarsi un pastore d’orientamento diverso, più vicino alle istanze care a Papa Francesco. A Roma e in Liguria non sono pochi coloro che fanno il nome dell’apprezzato Giacomo Costa S.I., attuale direttore di Aggiornamenti sociali, dove è succeduto a padre Bartolomeo Sorge, e vicepresidente della Fondazione Carlo Maria Martini. Si vedrà se è solo chiacchiericcio interessato. A ogni modo l’iter è lungo, il nunzio Tscherrig si è recato a Genova nei giorni scorsi per incontrare vescovi e clero, segno che la macchina è comunque in moto.