Roma. La bagarre politica sui rifiuti a Roma alla quale abbiamo assistito fino a oggi, impotenti, ma consapevoli dei cumuli di monnezza sempre più alti su strade e marciapiedi, è stata solo un antipasto. Tenetevi forte. Dalla settimana prossima partirà la vera battaglia per decidere il futuro della gestione dei rifiuti a Roma e nella Regione Lazio. E già dalle premesse si prospetta una situazione esplosiva. Da lunedì – lo ha annunciato ieri l’assessore all’Ambiente della Regione Massimiliano Valeriani nel corso di un’informativa nell’aula di via della Pisana – in commissione Ambiente inizierà l’iter per l’approvazione del piano regionale rifiuti. Il corposo documento che descrive minuziosamente come dovrà essere gestito lo smaltimento del pattume nel Lazio. Tabelle piene di dati, quantità e flussi di monnezza destinati a Tmb, discariche e all’unico inceneritore regionale, in un puzzle logistico che ha uno scopo importantissimo: rendere la Regione autonoma, evitare che ogni anno migliaia di camion siano costretti a trasportare più di un milione di tonnellate di rifiuti fuori dai confini regionali. L’assenza di un piano aggiornato – l’attuale risale al 2012 e considera ancora la discarica di Malagrotta che riceveva, senza alcun trattamento preventivo tutti i rifiuti di Roma, e cioè il 70 per cento del totale regionale – è all’origine di gran parte dei problemi, insieme all’inerzia di comune ed Ama nella pianificazione di un’impiantistica adeguata. A presiedere la commissione c’è un grillino che si chiama Marco Cacciatore e che, ironia vuole, sia il più grande nemico dell’accordo strappato dalla Raggi alla Regione per lo stralcio dalla bozza di piano ratificata dalla giunta Zingaretti del sub-Ato di Roma Capitale. Tradotto: dell’obbligo per Roma di trattare all’interno dei suoi confini comunali i rifiuti prodotti in città. In pratica Raggi ha fatto di tutto per impedire che ciò accadesse e ha ottenuto il cancellamento da parte della Regione, offrendo come contropartita quello che Zingaretti le chiedeva da anni: un sito dove costruire la nuova discarica della città. Adesso Cacciatore però lavora per far saltare il banco e reinserire il sub-Ato nel piano rifiuti.
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