Sanremo al cupolone
Il party con i creativi che hanno disegnato i vestiti di Achille Lauro e Tosca (stanchissima) a Ponte Milvio
Sanremo è finito da qualche giorno, la stanchezza di chi lo ha seguito è stata quasi come quella di chi ci ha lavorato e le performance, le canzoni, gli show nello show dagli share altissimi sono ancora nella memoria di molti. Poi, pensi di andare alle Officine delle Arti a Ponte Milvio per una serata dedicata a Dario Argento – prossimo ai 70 anni e ai 50 di carriera – e invece, anche lì, c’è qualche strascico della città dei fiori con Tosca che arriva cantando “Ho amato tutto”, così stanca da farci spaventare davvero. Da Aforisma, in piazza Barberini, facciamo quattro salti alla serata danzante organizzata da Giardino The Party e anche lì, canzoni su canzoni del Festival, con Lorenzo D’Elia di Gucci che col suo super team capitanato dal direttore creativo Alessandro Michele, senza dimenticare Nicoló Cerioni e Angelo Calculli, hanno realizzato i quattro look genderless di Achille Lauro. Geni veri.
Grazie alla maison fiorentina ci si sposta al caffè del Palazzo delle Esposizioni alla presentazione di “Farmacia Notturna”, il libro fotografico dei gemelli registi Fabio e Damiano D’Innocenzo pubblicato da Contrasto, presto a Berlino con il nuovo film “Favolacce”. E’ talmente una favola amara trovare a Roma una farmacia notturna aperta vicino al posto in cui si abita, che è quasi più facile che nevici ad agosto. Meglio abbandonarsi alle confidenze: quella vera, pubblicata da Einaudi, è tutta per Domenico Starnone al Teatro Eliseo con amici, scrittori e non, Elena Ferrante compresa. Gian Arturo Ferrari è il primo “Ragazzo Italiano”, come recita il titolo del suo libro Feltrinelli. Roberto Cicutto, neo presidente della Biennale di Venezia è in splendida forma alla presentazione della Quadriennale di Roma in un Tempio di Adriano sold out più di quando c’è Vespa. E’ un “rivoluzionismo”? Sanremo docet.