Adesso tutti a teatro
Luisa Ranieri in abito aderente alza la temperatura in sala, Ozpetek fa altre magie all’Ambra Jovinelli
Il rosso e il nero, con tutto il loro significato simbolico, qui si rincorrono sempre. Sono l’anima di Roma, si sovrappongono e quasi sempre si confondono. Davanti al Sistina c’è una ruspa da cui scendono gli attori del musical “The Full Monty” con tute ed elmetti come nel film di Peter Cattaneo. Pippo Baudo non si meraviglia più di nulla, neanche di non esser stato al 70esimo Festival di Sanremo. Ugo Pagliai arriva con Paola Gassman, Edoardo Leo, Gloria Guida e Simona Marchini circondati dai flash. C’è anche il direttore di Rai Uno Stefano Coletta che ritroviamo alla presentazione dei David di Donatello con Piera Detassis e Carlo Conti. Tutti in sneakers: per loro bianche, per lui total red come il look di Simona Izzo e il gilet del marito Ricky Tognazzi, regista de “La vita promessa”. Quando arriva Luisa Ranieri, in abito nero e aderente, inizia a far caldo per davvero. Amano il nero Margherita Buy – a spasso per Monti Parioli – Mita Medici, Sebastiano Lo Monaco e Laura Delli Colli con cui vediamo al Teatro Off Off in via Giulia, ben diretto da Silvano Spada, la pièce “Emma B-Vedova Giocasta”con la brava e coraggiosa Elena Croce. Ferzan Ozpetek ci dice che “segue sempre la magia delle cose” e a ben guardare il suo “Mine Vaganti” all’Ambra Jovinelli con Francesco Pannofino, Paola Minaccioni, Arturo Muselli, Giorgio Marchesi e molti altri, c’è da credergli. Si è parlato di magia (dello spazio interno) alla Workspace Experience con Faram alla Casa dell’Architettura; la Roma contro l’Atalanta non è stata ‘magggica’, ma lo è da sempre Domenico Starnone, festeggiato all’Eliseo da Einaudi con amici “che manco a un funerale”. I romanzi, dice, “sono macchine ironiche di raffinata inconcludenza”, ascolta Albinati, Veronesi, Mazzucco, Piccolo e l’esilarante storia dell’aspirapolvere. Si commuove, sorride e poi fa: “Che esagerazione!”. Applausi.