Babà e mascherina
Tutto fermo, tutto annullato, il virus fa il deserto. Almeno però c’è la colazione della contessa Marina Cicogna
Annullato”, “Posticipato”, “Rinviato”. Le nostre caselle mail, come WhatsApp, non sono mai state intasate come in questi giorni da avvisi simili, quasi sempre evidenziati in rosso o “gridati” a suon di lettere maiuscole. Per fortuna che c’è qualcuno che resiste e reagisce a questo vuoto mondano e sociale, sintomo di un’isteria collettiva che – speriamo – trovi presto una sua fine. “Se dovessi prendermi il virus, la cosa che mi terrorizza di più è essere chiusa da qualche parte per quaranta giorni”, ci dice la contessa Marina Cicogna a colazione all’Hotel de la Ville, inseparabile da Jai, il suo volpino di Pomerania. L’influenza non le fa paura, tanto da riunire a tavola, in una domenica assolata, alcuni degli amici più cari deliziandoli con prelibatezze dolci e salate preparate dallo chef Fulvio Pierangelini. Le Manāqīsh con hummus e il babà con crema sono molto apprezzati da Maria Luisa Gaetani d’Aragona, dal tenore del Teatro dell’Opera di Roma Vincenzo Di Betta e da Franco Santasilia di Torpino, il marchese a cui si deve la riscoperta della cucina aristocratica napoletana di corte, l’unica che era capace di fondere quella francese con quella popolare partenopea. Alla Lanterna di Fuksas troviamo invece Fabio Volo che non presenta un libro, ma il film Disney/Pixar (Onward-Oltre la magia) a cui ha prestato la voce, ricordando che viviamo una “situazione surreale” che porterà “pochi morti e tantissimi falliti”. Meglio distrarsi al cinema dell’Hotel Eden dove ogni mercoledì e domenica, grazie a Daria Reina e Andrea Ferolla, duo creativo di Chez Dedé, vediamo film iconici e d’essai in una sala con solo 24 posti sorseggiando champagne e pop corn gourmet preparati da Fabio Ciervo. Al Wegil, con la fascinosa curatrice Biba Giacchetti, visitiamo “Icons”, la mostra di Elliott Erwitt con foto piene di leggerezza e romanticismo. La bellezza ci salverà.