Sono finite le feste
Gli eventi più che altro vengono cancellati, però si tengono conferenze stampa strapiene
A Roma si cancellano eventi che non garantiscono “il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”, però si tengono conferenze stampa strapiene e non c’è amuchina che tenga. Raffaello alle Scuderie del Quirinale è una mostra splendida che a dispetto del virus vediamo con decine di colleghi ipnotizzati dal “poeta mutolo” che diceva tutto senza parole. “C’è in giro un’epidemia d’ignoranza, dobbiamo proteggerci”, recita l’opera dello street artist Laika all’Esquilino. L’altro suo murales a Villa Ada dedicato a Giulio Regeni è stato rimosso come le parole della poesia/preghiera di Giuseppina Torregrossa sull’asfalto del Civico di Palermo, solo che per ora nessuno li risarcirà. Mica siamo a New York dove l’immobiliarista che aveva cancellato i murales di 5Pointz dovrà pagare sei milioni di euro. Le opere della mostra “Bhulk” di Oscar Giaconia della galleria Monitor, piacciono molto alla star del click Nino Migliori che la collezionista bon vivant Erminia Di Biase omaggia con una cena nella casa/museo ai Parioli. “C’est pas un jeu!” è la performance live ispirata ai tarocchi di Zia Mame e Maria Giulia Mutolo all’Hotel de la Minerve. I personaggi portati in scena da Clara Galante diventano gioielli preziosi alla Sacripante Art Gallery ed è subito “Motivi di Unione”, quelli che non mancano mai a una festa di Alysa Weinstein, l’americana più amata di Roma. Per il suo compleanno, grazie a Olivia Mariotti, è riuscita a radunare nell’ex studio di Schifano gli amati genitori Paula e David e tanti amici, da Pierfrancesco Favino a Claudia Potenza e Alessandro Preziosi, scatenatissimo nelle danze grazie a Daniele Greco. “Coraggio” è il vero nome del rapper Carl Brave, anche lui presente, ma anche il tema di “Libri Come” e – soprattutto- qualcosa che in questo periodo dobbiamo dimostrare un po' tutti.