Roma. Ai tempi dell’emergenza coronavirus vedere che i reati continuano a essere commessi è quasi consolatorio. Ci dà l’idea che il mondo vada avanti lo stesso, con una parvenza di normalità, nelle settimane feroci della pandemia. A Roma, però, c’è un caso che sta facendo impazzire gli investigatori. Parliamo delle buste esplosive (o per meglio dire incendiarie) spedite, dall’inizio di marzo fino a sabato scorso, a 11 persone, apparentemente senza alcun legame tra loro, nelle province di Roma, Rieti e Viterbo, che fortunatamente finora hanno provocato solo leggere ustioni alle mani. E ieri è stata recapitata la dodicesima, la prima fuori regione, a un uomo, un 59enne di Cologno Monzese, in provincia di Milano.
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