Fine quarantena
Brindisi nelle piazze di Testaccio e della Garbatella. La vita mondana è ancora social, ma per poco
Lockdown interrotto, fase due al via, la città si ripopola e festeggia a suo modo. A Villa Pamphili e a Villa Ada si torna a correre mentre a piazza San Cosimato, a Trastevere, e in quelle di Testaccio e della Garbatella qualcuno azzarda addirittura a brindare con estranei a suon di bicchieri di plastica e vino bianco. Non c’è tempo da perdere, dice il fotografo Sebastião Salgado, che invita ad agire il prima possibile per evitare che gli indigeni dell’Amazzonia rischino il genocidio per colpa del coronavirus. Per esistere, scrive il filosofo Salvatore Natoli, è necessaria la fiducia, che svanisce, però, quando apre bocca il cantante (?) Povia con le sue solite parole stonate (“sono un gay mancato, amo fare le pulizie”). Ci tirano su quelli dell’Auditorium Parco Della Musica – che ospitano i live del Concertone del 1°Maggio e illuminano le tre ‘tartarughe’ di Renzo Piano col tricolore – ma anche Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci che balla il Tuca Tuca con la moglie Patrizia, una coppia molto hot, al pari, quasi, di Francesco D’Alessio e Grazia Sambruna che con il loro “Vieni di Notte Show” su Fb, rendono ogni serata immancabile per più di un motivo. La fiducia si può concedere anche su una sensazione e per un breve periodo: ce lo ricorda un artista molto cool, Nico Vascellari, che lancia la nuova piattaforma della sua tribù “Codalunga” facendo tenere in mano un foglio con la scritta Do you trust me? alla compagna Delfina Delettrez Fendi, a Ginevra Elkann, Alessandro Roja, Benedetta Porcaroli, Carine Roitfeld ed Emanuele Farneti di Vogue. Nella sua performance “Doou”, poi, vestito di nero, a piedi scalzi e con un microfono in mano, ripete come un mantra per 24ore la frase “I trusted you” e la interrompe poco prima della fine, dimostrando che oggi, avere una totale fiducia verso qualcuno, è sbagliato. Chapeau!