Gnocchi e ranocchi
Il presidente del Louvre alle scuderie del Quirinale per Raffaello e la “home gourmet” di Alberto Colamonici
Vive la France, ma a Roma. E’ iniziato mercoldì “Rendez-vous”, il festival del nuovo cinema francese e al Nuovo Sacher, en plein air, è arrivato Arnaud Desplechin per presentare il suo thriller sociale “Roubaix, una luce” con Léa Seydoux. Alle Scuderie del Quirinale è arrivato invece il presidente del Louvre Jean-Luc Martinez per vedere la mostra di Raffaello e farsi una foto col presidente Mario De Simoni. Posano davanti “Doppio ritratto”, uno dei capolavori in cui il maestro urbinate si ritrae con il suo “amico” e maestro di scherma facendo un omaggio ante litteram alla comunità LGBTQ+ che ieri ha concluso il Pride Month ricordando (era ora) l’attivista Marsha P. Johnson, simbolo di un eroismo che coincise con la difesa del diritto di essere sé stessi. Instagram al tramonto – ricorda Paolo Landi nel suo omonimo libro – ha tutto il suo perché, ma preferisce la mattina Marco Maccarini per fare il suo tour #QuasiQuasiFaccioUnGiro tra laghi, boschi e personaggi adorabili.
Per la performance Waiting for Go/Do, gli artisti Antonio Guiotto e Silvia Montemitro – creatori di nuovi oggetti SA13 con materiale di scarto – salgono su un’astronave. Destinazione: lo spazio (beati!), una meta impossibile come la casa After Love creata dal duo Vedovamazzei ispirata al corto One Week di Buster Keaton. Gli gnocchi e le polpette al sugo dello chef-salottiere Alberto Colamonici ci riportano alla realtà. Le serate nella sua home gourmet trasteverina sono speciali come la sua compagna Rita e gli ospiti: lo stilista/astrologo Massimo Bomba, lo scultore Giulio Gorga, Isabelle Grabau e il marchese Emilio della Fontanazza, anima del salotto di Villa Ginori. L’esperto di diritto nobiliare fa le ore piccole in trattoria col principe Stefano Pignatelli di Cerchiara e il barone Patrizio Imperato di Montecorvino: viva l’amatriciana, un classicone da sempre très chic.